Davanti ad un bell'impiccio giuridico rischia di trovarsi il magistrato di turno cui alcuni effettivi delle Guardie di confine hanno confezionato nelle scorse ore un pacchetto atipico. I fatti: fermato a Chiasso, in entrata su suolo ticinese, un uomo originario del Continente africano; dal primo controllo emerge che il tizio, ben cuciti addosso cioè tra piega e piega dei pantaloni, sta portando qualcosa come 20'000 euro, e insomma, non si fa. Il soggetto, che in effetti dovrebbe spiegare la disponibilità di una simile cifra e per sua fortuna viene assistito da un legale “paratutto” come Roy Bay, dice solo di essere diretto in Germania e casca dalle nuvole (o così sembra) nel momento in cui gli viene detto che quelle banconote sono false, e si direbbe proprio false false cioè da tarocco in tipografia partenopea stile Totò nella “Banda degli onesti”. Morale: in stato di arresto (attesa la valutazione del giudice dei provvedimenti coercitivi) uno che, per il momento, dovrebbe rispondere di un addebito quale la messa in circolazione e l'importazione di monete false. Che si fa, tuttavia, se le banconote sono così false da risultare inspendibili e più vicine, per dire, a quelle utilizzate per un gioco da tavolo? Bel caso...